Cilap Eapn: La partecipazione è elemento essenziale per sconfiggere la povertà

La Rete europea di lotta contro la povertà (EAPN) pone grandi speranze nella prossima Convenzione annuale della Piattaforma europea contro la povertà e l’esclusione sociale, augurandosi che sia l’occasione per
lasciarsi alle spalle i fallimenti del passato e avviare finalmente una nuova stagione di lotta contro la povertà che veda la partecipazione al centro del processo decisionale dell’UE. 

Bruxelles, 20 novembre 2014 – 38 delegati della Rete europea di lotta contro la povertà (EAPN), provenienti da tutta Europa, prenderanno parte alla Convenzione annuale della Piattaforma europea contro la povertà e l’esclusione sociale che si terrà a Bruxelles il 20 e 21 novembre. I delegati di EAPN saranno impegnati su due fronti: difendere i diritti delle persone in povertà e contribuire all’elaborazione delle politiche contro la povertà dei prossimi cinque anni. EAPN arriva a questo appuntamento con la richiesta di mettere le voci delle persone in povertà al centro di un’Europa Sociale 2020 e di utilizzare i fondi dell’Unione per creare lavori di qualità, più servizi e più protezione sociale. 

“EAPN si aspetta che la Convenzione – ha affermato Sérgio Aires, Presidente di EAPN – insieme a

tutte le parti in causa, persone in povertà incluse, riveda quanto fatto fino ad ora per il raggiungimento dell’obiettivo contro la povertà di Europa 2020 e proponga soluzioni adeguate al raggiungimento di questi obiettivi perché orami nell’UE sono in gioco la coesione sociale, la ripresa e la sua stessa credibilità. È quindi la democrazia stessa a essere a rischio.” 

“La partecipazione – ha continuato Sérgio Aires – comincia garantendo ai cittadini la possibilità di farsi ascoltare e sviluppando un sistema di governance all’interno di Europa 2020 basato su un dialogo, regolare e rispettoso, con tutte le parti in causa sia a livello nazionale che europeo che accolga le loro preoccupazioni e le loro soluzioni.” 

Dal 2008 al 2013 i poveri sono aumentati di 8 milioni: la povertà ormai investe più di 122 milioni e mezzo di persone. Una situazione insostenibile che, secondo EAPN, necessita di un rapido e radicale cambio di passo, oggi possibile dato che la Strategia Europa 2020, che ha chiaramente fallito, è in fase di revisione, che  abbiamo una nuova Commissione e un nuovo Parlamento.

Il 20% del Fondo Sociale Europeo devoluto alla riduzione dell’esclusione sociale e della povertà deve essere messo a regime e utilizzato per combattere le disuguaglianze e per ripristinare un approccio basato sui diritti quale parte integrante di una strategia integrate di lotta alla povertà basata su lavori di qualità, servizi, protezione sociale e promozione di standard sociali europei. Tutto ciò vuol dire che bisogna mettere le persone al centro di qualsiasi strategia e bisogna garantire il loro diritto a prendere parte a quelle decisioni che influiscono direttamente sulle loro vite.

Tre i messaggi principali che EAPN rivolge alla Convenzione annuale della Piattaforma europea contro la povertà e l’esclusione sociale:

1.       Le persone in povertà sono parte della soluzione
2.       Europa 2020 deve rispondere ai cittadini e al parlamento
3.       Dare la precedenza alla dimensione sociale e assicurare che i fondi dell’UE siano utilizzati contro la povertà, investiti per creare lavori di qualità, servizi e protezione sociale.

Per informazioni e interviste: 

Nellie Epinat (Addetta Stampa), nellie.epinat@eapn.eu (Tel. +32 (0) 498 44 13 66)
Barbara Helfferich (Direttore) Barbara.helfferich@eapn.eu(Tel. +32 (0) 496 58 38 29)
Sian Jones (Coordinatore )sian.jones@eapn.eu, (Tel. +32 (0) 2 226 58 50)

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