Al Ministro dell’Interno del Governo italiano, Onorevole Angelino Alfano 13 settembre 2015
Egregio Ministro Alfano,
Il meglio e il peggio dell’Europa
Di fronte alla crisi umanitaria che sta colpendo migliaia di persone in fuga da
guerre, persecuzioni e povertà, le tre più grandi coalizioni delle
organizzazioni non governative europee che lavorano nello sviluppo, nei diritti
sociali, asilo e migrazioni – EPAM, Social Platform e Concord – sollecitano i
governi degli Stati membri della UE e I Ministri competenti per creare una
Europa più accogliente.
Molte delle nostre reti nazionali (tra cui il Cilap Eapn Italia e Cipsi),
chiese e comunità di fede così come semplici cittadini, hanno dimostrato il
meglio dei valori europei attraverso azioni di solidarietà, mettendo a
disposizione servizi e aiuti umanitari. La necessità di queste azioni aumenterà
per l’aumento della crisi ed è di vitale importanza che le organizzazioni
umanitarie e I cittadini non siano criminalizzati per I loro aiuti così come
sta accadendo in alcuni Stati Membri.
Allo stesso tempo la crisi sta facendo emergere il peggio dell’Europa, con la
retorica xenofoba e la violenza contro rifugiati e migranti. Quello che manca è
la volontà politica di gestire questa crisi umanitaria e non la mancanza di
capacità e risorse per gestirla.
Durante il suo discorso sullo Stato dell’Unione il 9 settembre scorso, il
Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha presentato il suo
secondo “pacchetto” per l’implementazione dell’Agenda europea sulle Migrazioni.
Tenendo conto di quanto detto, noi proponiamole che le seguenti misure debbano
avere la priorità:
1) Accogliamo favorevolmente l’aumento del numero di persone da ricollocare e
la creazione di un sistema permanente di accoglienza e ci auguriamo che tutti
gli Stati membri contribuiscano a rispondere ai bisogni di oggi per preparare
un piano per un prossimo domani. Questa discussione deve trovare risposte entro
giorni, non settimane o mesi. Perché i trasferimenti siano una valida alternativa
agli spostamenti irregolari e siano una soluzione durevole all’integrazione, i
richiedenti asilo dovranno ricevere informazioni precise, decisioni rapide da
parte delle istituzioni competenti e una corrispondenza in base ai loro
contatti, esperienze o preferenze.
2) Tutti gli Stati membri, senza eccezione possono e devono offrire una
migliore qualità di accoglienza che sia dignitosa per i rifugiati e gli
immigrati, con delle procedure più efficienti per i richiedenti asilo che
vadano incontro agli standard comuni europei. L’Unione Europea necessita di una
risposta unica alla crisi umanitaria in corso – in particolare per i rifugiati
siriani – un target più alto per gli insediamenti dove è presente l’UNHCR, una
riallocazione dei fondi per l’asilo, l’immigrazione e l’integrazione (AMIF)
verso le prossime accoglienze e un nuovo approccio ai diritti, alla mobilità e
un effettivo supporto alla integrazione per i beneficiari di protezione
internazionale.
3) Questa crisi, come le altre, continuerà se non affronteremo le cause alla
radice, come la guerra, il cambiamento climatico, la povertà. L’Unione Europea
metta I diritti umani, la pace e le opportunità al primo posto nelle politiche
con i paesi vicini e nella politica estera. Il cambio di diplomazia della Commissione
e il suo continuo impegno verso una politica più coerente aiuterà questi paesi
più giusti e sicuri e le migrazioni verso l’Europa più ordinate e volontarie.
4) Ci aspettiamo che gli Stati Membri avanzino proposte concrete e aprano nuovi
canali regolari alle migrazioni. Tali proposte dovranno andare oltre il
permesso di lavoro (Blue Card) e le alte competenze e capacità nel lavoro e
includere programmi umanitari e leggi per facilitare il ricongiungimento
familiare.
Come legame tra i cittadini e i responsabili delle decisioni, la società civile
è in una posizione unica per contribuire allo sviluppo della risposta dell’UE a
questa crisi.
Rimaniamo a vostra disposizione per le discussioni e decisioni, che prenderete
il prossimo 14 settembre.
Grazie per l’attenzione.
EPAM, Social Platform e CONCORD
Per l’Italia le sezioni italiane:
Cilap Eapn Italia – Nicoletta Teodosi – Presidente
Cipsi – Guido Barbera – Presidente