Sull’approvazione del Pilastro europeo sui diritti sociali, NICOLETTA
TEODOSI, PRESIDENTE DEL CILAP – COLLEGAMENTO ITALIANO DI LOTTA ALLA POVERTÀ –
SEZIONE ITALIANA DELLA RETE EUROPEA EAPN EUROPEAN ANTI POVERTY NETWORK HA
COMMENTATO: “È SENZA DUBBIO UN PASSO IN AVANTI ANCHE PERCHÉ ERA ORMAI TROPPO
TEMPO CHE LA COMMISSIONE EUROPEA NON PRENDEVA IMPEGNI DI CARATTERE SOCIALE.
L’analisi che ne fa la nostra rete di riferimento, EAPN, è puntuale e speriamo
di non trovarci, ancora una volta, davanti a parole non seguite dai fatti
perché è proprio sul terreno dell’impegno o non impegno
verso i suoi cittadini che si deciderà il futuro dell’Europa, oggi più che mai
in bilico.
BENE L’AFFERMAZIONE ESPLICITA AL DIRITTO A UN REDDITO MINIMO che garantisca una
vita dignitosa, un ulteriore sollecitazione per il nostro paese, anche se
ancora una volta non vincolante. Bene le proposte legislative a favore della
conciliazione tra vita lavorativa e personale, bene i riferimenti all’accesso
alla protezione sociale,
all’attenzione verso la povertà dei bambini e alle cure familiari e per
l’infanzia. SIAMO SEMPRE PERÒ NELL’ORDINE DEI PRINCIPI QUADRO, PERCHÉ FINO A
CHE QUESTI DIRITTI NON SI TRADURRANNO IN POLITICHE SOCIALI DI CARATTERE EUROPEO
OGNI STATO MEMBRO POTRÀ O MENO PRENDERLI IN CONSIDERAZIONE. E DA COME STANNO LE
COSE IN EUROPA, UNA RIFORMA DEI TRATTATI CHE INCLUDA LA MATERIA SOCIALE COME
UNA PRIORITÀ EUROPEA NON È PREVISTA E CHISSÀ PER QUANTO TEMPO ANCORA.
MA LA MANCANZA DI RIFERIMENTI CONCRETI ALLA LOTTA ALLA POVERTÀ E AGLI OBIETTIVI
DI EUROPA 2020 CI PREOCCUPA NON POCO: la prima perché si è persa un’occasione
per dare vita a una strategia europea di lotta alla povertà che, tradotta ai
vari livelli territoriali, farebbe la differenza. La seconda, cioè la mancanza
di collegamento tra il Pilastro sociale e gli obiettivi di Europa 2020, vuol
forse dire che, a tre anni dalla scadenza, si dà per scontato, non a torto a
questo punto, che quegli obiettivi non saranno mai raggiunti? UNA COSA ANALOGA
ACCADDE NEL 2005 QUANDO CI SI RESE CONTO CHE L’OBIETTIVO DI SRADICARE
LA POVERTÀ IN EUROPA INDIVIDUATO CON LA STRATEGIA DI LISBONA NON SAREBBE STATO
RAGGIUNTO E FU MESSO UN TARGET QUANTITATIVO DA RAGGIUNGERE ENTRO IL 2020.
Il Pilastro sociale – conclude Teodosi – contiene più una serie di enunciazioni
di principio che non obblighi vincolanti che possano realmente garantire
diritti, specialmente alle persone più vulnerabili. Insomma una serie di buone
proposte che, speriamo, non rimangano solo proposte così come successo PER LA
MAGGIOR PARTE DELLE STRATEGIE PRECEDENTI.
26 aprile, 2017. La Commissione europea ha appena pubblicato l’atteso pacchetto
sul Pilastro europeo sui diritti sociali [1], un’importante prova della
volontà del presidente Junker di portare a casa una “Tripla A Sociale” proprio
in un momento in cui l’Europa deve affrontare le conseguenze dei suoi tanti e
prolungati errori e il rischio di disintegrarsi. E’ una buona notizia ma che
lascia EAPN perplessa su quanto potrà effettivamente incidere su quegli europei
(1 su 4) che vivono in povertà. Sosterrà, garantirà, rafforzerà i loro diritti
civili? Aiuterà a riequilibrare le priorità dell’UE tanto da assicurare che le
politiche economiche siano al servizio dei cittadini e non solo dei mercati?
Queste sono le domande principali alle quali il nuovo Pilastro sarà chiamato a
rispondere se vogliamo che le persone tornino a credere al progetto europeo.
Troviamo alcuni POSITIVI ELEMENTI CHIAVE come un approccio chiaramente
basato sui diritti che mira a una convergenza verso l’alto e a una loro
migliore capacità esigibilità. Ma I principi chiave contengono anche anche
altri importanti enunciati positive – per esempio il riconoscimento del fatto
che I BAMBINI HANNO DIRITTO A ESSERE PROTETTI DALLA POVERTÀ, la nuova disposizione
del DIRITTO ALLA PROTEZIONE SOCIALE PER TUTTI I LAVORATORI, il riconoscimento
del diritto a ricevere
L’INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE PER UN PERIODO RAGIONEVOLE e, molto importante
per EAPN, l’affermazione esplicita al DIRITTO A UN REDDITO MINIMO CHE
GARANTISCA UNA VITA DIGNITOSA. Le proposte legislative sull’EQUILIBRIO TRA VITA
E LAVORO E L’ACCESSO ALLA PROTEZIONE SOCIALE SEMBRANO ANCH’ESSI UN PASSO IN
AVANTI così come lo è L’estensione di un quadro di valutazione sociale e
l’integrazione del monitoraggio attraverso il semestre europeo.
Rimane però sia che il pilastro è UN QUADRO DI RIFERIMENTO DI PRINCIPI E
NON DI OBBLIGAZIONI CHE GARANTISCANO I DIRITTI, e questo è particolarmente vero
in riferimento alle categorie più vulnerabili, sia che si concentra unicamente
sull’Eurozona cosa che ci preoccupa non poco insieme alla mancanza di
ATTENZIONE ALLA POVERTÀ E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE (TRANNE CHE IN RELAZIONE AI
MINORI) E LA MANCANZA DI UN LEGAME CON GLI OBIETTIVI DI EUROPA 2020. Non ci
sembra siano stati messi a fuoco né i benchmark nel campo della protezione e
inclusione sociale né sia stata data la necessaria attenzione su COME IL
PACCHETTO VERRÀ APPLICATO sui territori e con quale coinvolgimento degli stati
membri e delle parti in causa. La MANCANZA DI INIZIATIVE E PROPOSTE LEGALI E
NON DIRETTE AI SISTEMI DI REDDITO MINIMO, SALARIO MINIMO E DEI LIVELLI DI SPESA
PER LA PROTEZIONE SOCIALE rende dubbio il
beneficio che il pacchetto arrecherà a coloro che non lavorano o hanno lavori
di bassa qualità. E, infine, se da una parte la società civile è identificata
come un attore importante per la sua realizzazione, dall’altra, il DIALOGO
CIVILE ancora una volta non è stato messo sullo stesso piano del dialogo
sociale, un’opportunità purtroppo persa, ancora una volta.
Riferendosi al Pilastro, SÉRGIO AIRES, presidente di EAPN, ha dichiarato che:
_“Ovvio che abbiamo molte speranze, che ci aspettiamo molto da questo Pilastro.
Come per tante altre volte nel passato, anche questa volta speriamo sia
l’opportunità di ricostruire un’Europa Sociale. Credendo che possa realmente
fare la differenza nella vita delle persone, abbiamo attivato e consultato
tutti i nostri membri e tane persone in povertà a livello locale, nazionale e
dell’UE. E’ assolutamente vitale che questa iniziativa porti a risultati
concreti e immediati per le persone in povertà o diventerà impossibile
mantenere
o guadagnare gli appoggi necessari per difendere l’Europa Sociale o, meglio,
l’Europa tout court”_.
EAPN e i suoi membri studieranno il pacchetto nei suoi dettagli nelle prossime
settimane.
#LASTCHANCE4SOCIALEUROPE
POCHE INFORMAZIONI DI BASE
Il Pacchetto comprende una Comunicazione sul PIlastro Europeo sui Diritti
Sociali che stabilisce “_I principi e I diritti principali a support di mercati
del lavoro e sistemi di welfare efficienti che sono importanti per un’economia
resiliente e per costruire una migliore convergenza per migliori condizioni di
lavoro e di vita”._
Il Pilastro si rivolge principalmente all’Eurozona ma è aperto a tutti gli
stati membri dell’UE, è collegato alla proposta di una proclamazione
interistituzionale che sarà ulteriormente dibattuta e adottata nel Vertice
Sociale del 27 novembre. La Comunicazione è accompagnata da una serie di
iniziative legislative e non collegate all’equilibri tra vita e lavoro, le
informazioni per i lavoratori, l’accesso alla protezione sociale e orari di
lavoro. Il pacchetto è completato da documenti (working staff) sulla
realizzazione dell’inclusione attiva e raccomandazioni sui minori.
Ufficio Stampa Cilap-Eapn, Nicola Perrone
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