Cilap vs Reddito di cittadinanza

Da più parti ci arrivano domande sul perché non stiamo dicendo niente in questi mesi sulle nuove misure che il governo vuole mettere in atto per cancellare la povertà, come più volte annunciato. la misura con cui si vuole arrivare a questo definitivo obiettivo è il reddito di cittadinanza. Se non abbiamo scritto ancora nulla è perché nulla abbiamo da dire su una misura che non capiamo come sarà attuata. le informazioni che sappiamo le apprendiamo dai giornali,come molti addetti ai lavori. Siamo soliti manifestare la nostra opinione su informazioni certe, che finora non ci sono. abbiamo preso visione della bozza che l’ufficio legislativo del ministero del lavoro ha inviato il 4 gennaio scorso alla presidenza del consiglio dei ministri. cosa abbiamo capito? che il reddito di cittadinanza (rdc) non è il reddito minimo, né di base, né garantito, né adeguato. questi sono i 3 modelli studiati in Europa da oltre 20 anni. rdc è altro, è una integrazione al reddito; abbiamo capito che beneficiari sono i nuclei familiari, per cui non è chiaro se una persona che è famiglia mononucleare è inclusa nei beneficiari; che uno studente fuori sede non ha diritto al reddito di cittadinanza, continuerà ad essere a carico della famiglia di origine; che sarà bene accettare la prima offerta di lavoro che sarà proposta dal centro per l’impiego, perché la seconda e la terza saranno più lontane da casa; che a differenza del rei, dove i comuni sono direttamente coinvolti nella costruzione del percorso di integrazione sociale, il richiedente dovrà rivolgersi direttamente al centro per l’impiego; che i centri per l’impiego sono in grandi difficoltà per carenza di organico e per la riorganizzazione non ancora completata; che la bozza di decreto non è di semplice comprensione, che ancora ad oggi non c’è nulla di ufficiale, per questi motivi, stiamo in silenzio.

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