Istituzioni e società civile insieme, per definire il nuovo Piano di Contrasto alla Povertà

Il 25 marzo scorso si è tenuta la riunione della Rete della Protezione Sociale, promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

In rappresentanza del Cilap Eapn Italia: la Presidente Nicoletta Teodosi, Giulia Segna del gruppo europeo EUISG e Claudio Poggi del Centro Studi Erasmo.

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di gettare le basi per il nuovo Piano
di Contrasto alla Povertà, che sarà definito entro il 2021.

Segue una nota di sintesi della riunione:

Cosa sta facendo il Ministero:

  • Ricostruzione di un programma organico per le politiche sociali che veda confluire i due Piani “Povertà” e “FNPS” (Fondo Nazionale Politiche Sociali) in un unico Piano nazionale sociale, come previsto nella Legge 328/2000.
  • Con le risorse europee (React EU + Recovery Plan (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR), in aggiunta ai fondi nazionali, il Ministero sta lavorando ai Piani per la disabilità e per la Povertà estrema. I fondi nazionali sono tutti strutturali, quindi non più legati alle leggi di bilancio.
  • Nella nuova programmazione 2021-2027 del PON sarà incluso anche il FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti).

Cosa prevede il Piano nazionale sociale:

  • Rafforzamento del sistema dei servizi sociali: passa attraverso il livello essenziale di 1 assistente sociale ogni 5 mila abitanti a tempo indeterminato. Sono previste anche assunzioni a tempo determinato ma solo in caso di finanziamenti aggiuntivi e a tempo (progetti non servizi).
  • Progressiva introduzione di livelli essenziali delle prestazioni, pur nel rispetto dei vincoli finanziari. In particolare il riferimento è al patto per l’inclusione sociale, alla valutazione multidimensionale e alla definizione di un progetto personalizzato a fronte di un diritto esigibile, alla presa in carico della persona laddove si individuino dei bisogni particolarmente complessi.
  • Il piano farà riferimento al Fondo nazionale per le politiche sociali – FNPS.
  • Nel Piano di contrasto alla povertà una parte delle risorse sono destinate al Reddito di Cittadinanza (RdC) e alla presa in carico per bisogni complessi, attraverso il patto per l’inclusione e il patto per il lavoro.

Proposte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

  • Con il Fondo React EU sarà finanziato il Pronto Intervento Sociale (non solo per i beneficiari di RdC e non solo per chi è povero).
  • Il diritto alla residenza per i senza dimora è reso eligibile.
  • Con il Recovery Plan – PNRR saranno costruiti Centri servizi per la marginalità estrema che si occuperanno di: presa in carico, consulenza legale, ambulatori, distribuzione di cibo, orientamento al lavoro e 250 progetti di Housing first.
  • Sostegno ai neo maggiorenni.

Proposte di Cilap Eapn Italia:

  • Inserimento di nuove figure professionali nei servizi sociali, al fianco degli assistenti sociali, in grado di rispondere ai bisogni individuali e di comunità: sociologi, psicologi sociali, educatori, statistici.
  • Istituzione di servizi a bassa soglia anche per i ROM: presa in carico, consulenza legale, orientamento ai servizi e al lavoro, formazione, scolarizzazione, insegnamento lingua italiana, mediazione linguistico-culturale.
  • Ritorno della cabina di regia per i Patti per l’Inclusione e i Patti per il Lavoro in capo agli ambiti (Comuni) per le misure di contrasto alla povertà (RdC).

Cilap Eapn Italia ha accolto con entusiasmo gli interventi a favore dei neo maggiorenni e dei Senza dimora (residenza anagrafica).

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