La dichiarazione di EAPN sui salari minimi: necessari per garantire dignità ai lavoratori

L’Unione Europea deve adottare una direttiva sui salari minimi, garantendo retribuzioni dignitose e condizioni di lavoro per tutti!

EAPN accoglie con favore il rilancio del dibattito sulle retribuzioni dignitose e garantite nonché sulle condizioni lavorative di tutti i lavoratori come una priorità politica europea. 

Questo è quanto riportato nelle priorità della Presidenza Portoghese del Consiglio dell’UE, che includono i salari minimi (sezione “Europa Sociale: Promuovere e rafforzare il Modello Sociale Europeo”) e la proposta per una Direttiva sui Salari Minimi Adeguati nell’Unione Europea, inclusa nelle priorità della nuova Commissione europea come indicato nelle Linee guida politiche 2019—2024 dalla Presidente Ursula von der Leyen (sezione “il Pilastro sociale europeo) ed elencati nel Programma di lavoro della Commissione per il 2020. La Direttiva proposta è stata emanata il 28 ottobre 2020. La proposta della Commissione include anche una Direttiva sulla trasparenza che è ancora in sospeso. 

Il 12 Dicembre 2020, il Consiglio dell’Unione ha adottato le Conclusioni per il “Miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori stagionali e lavoratori mobili”. Queste iniziative devono essere inserite in un quadro generale costituito dal Piano d’Azione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali (Pilastro) e una Strategia contro la Povertà per garantire il diritto a salari dignitosi e reddito adeguato (reddito minimo e protezione sociale) per tutti, con accesso a servizi essenziali di qualità, con particolare attenzione ai gruppi maggiormente a rischio. Nel mese di Maggio 2020, EAPN ha pubblicato un Position Paper sul Reddito Adeguato, che ha trattato sia il Reddito che il Salario minimo. Nel mese di Giugno 2020 è stata ribadita la nostra posizione in vista della Consultazione avviata dalla Commissione sul Piano d’Azione per l’implementazione del Pilastro.

A Dicembre 2020, EAPN ha contribuito alla Consultazione aperta dalla Commissione europea sulla Proposta legislativa sul salario Minimo Adeguato, sostenuta da dati chiave. 

Con la presente dichiarazione vogliamo sintetizzare il punto di vista di EAPN sui principali benefici di un salario dignitoso e formulare le nostre principali domande per una Direttiva europea sui Salari Minimi Adeguati in vista dei prossimi negoziati tra gli Stati membri, nel Parlamento europeo, con la Commissione e i partner sociali. L’impatto sociale ed economico della pandemia da COVID -19 ci pone di fronte ad azioni decisive e coraggiose a livello europeo e avviare sforzi congiunti di tutte le parti interessate all’interno degli Stati membri: governi, parti sociali e società civile, nei mesi che abbiamo davanti è più urgenti che mai! 

Perché Salari Minimi Dignitosi sono necessari e vantaggiosi per tutti, anche per prevenire e ridurre la povertà?

I Salari minimi adeguati – o salari vitali – sono di grande importanza per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone e contribuiscono ad individuare degli standard minimi, sotto i quali nessun lavoro dovrebbe essere considerato socialmente accettabile. Sono importanti strumenti per garantire e realizzare i diritti sociali e del lavoro. I Salari minimi dignitosi aiutano a ridurre i gap di  genere e delle pensioni. Sono fondamentali per affrontare la povertà lavorativa e le condizioni di lavoro precario; aiutano a combattere la concorrenza sleale e a prevenire la corsa al ribasso nella fissazione dei salari in quei settori economici con bassi salari e per i lavoratori appartenenti a gruppi vulnerabili.  Sono essenziali per migliorare o stabilizzare un “salario di base”, in una economia che non da ultimo ha un persistente elevato numero di lavoratori poveri: 17.2 milioni di persone, un lavoratore su 10 (2019) nell’Unione europea a 27! L’aumento dei salari più bassi, verso salari dignitosi aumenterebbero le tasse per finanziarie i sistemi di protezione sociale. Avverso lo scenario dell’impatto causato dalla pandemia da COVID-19, Salari minimi adeguati, lavori di qualità, occupazioni e condizioni decenti di pagamento per tutti i lavoratori sono necessari per sostenere una ripresa giusta e inclusiva e una convergenza verso l’alto all’interno dei paesi e attraverso l’UE. 

Alcune riflessioni necessarie su una Direttiva Europea sul Salario Minimo Adeguato:

1. I Salari Minimi Adeguati dovrebbero essere considerati un diritto
sociale di base per tutti i lavoratori 

2. I Salari Minimi Adeguati dovrebbero esistere ed essere rafforzati in tutti i settori dell’economia (in linea con gli Artt. 8 e 9)

3. I Salari Minimi Adeguati dovrebbero essere applicati in maniera non discriminatoria per tutti i lavoratori, in ogni tipo di lavoro, età, residenza, disabilità/abilità o nazionalità (in linea con l’Art. 2), anche per assicurare un pari pagamento a parità di lavoro

4. Nessuna variazione per specifici gruppi (disoccupati di lungo
periodo o persone con disabilità) deve essere applicata; dovrebbero essere applicati deduzioni per i costi di equipaggiamento. Gli esistenti livelli minimi per i giovani dovrebbero essere progressivamente soppressi e aboliti (basati su un piano programmato). L’Art. 6 prescrive solo un test di non discriminazione e di proporzionalità, ma visto che permette ancora delle modifiche, deve essere emendato

5. Se i livelli di salari minimi in un paese possono essere considerati adeguati, dovrebbero essere monitorati e valutati regolarmente dal
processo di monitoraggio dell’UE, incluso il Semestre europeo. 
L’adeguatezza dovrebbe essere valutata usando specifici panieri di
beni e servizi e tenere in conto le spese relative al lavoro (trasporti,
alimentazione, vestiario), che non è ancora presa in considerazione dalla Direttiva

6. I Salari Minimi Adeguati dovrebbero garantire un dignitoso standard
di vita e assicurare la piena partecipazione delle persone alla società in linea con l’approccio dell’inclusione attiva; devono assicurare la
salute e il benessere dei lavoratori, così come occupazione e lavoro di
qualità

7. I Salari minimi devono essere a prova di povertà. Devono essere
equi in relazione alla struttura salariale del mercato del lavoro
nazionale. I salari minimi non dovrebbero essere sotto il 60% del salario mediano nazionale e il 50% del salario medio nazionale. Inoltre,
i loro livelli devono assicurare l’adeguatezza per garantire un dignitoso
standard di vita ed essere sistematicamente verificati e aggiornati

8. È essenziale per i salari minimi l’esistenza di una piena rispondenza ai meccanismi di trasparenza e alle procedure di partecipazione che
coinvolgano in maniera significativa i partner sociali. Lo stesso vale per
le procedure e i criteri per l’aggiornamento del valore nominale dei
Salari minimi, come menzionati nell’Art. 5. Se gli aggiornamenti non
fossero fatti in maniera tempestiva, ne soffriranno i lavoratori con basso salario e la povertà lavorativa e le disuguaglianze di reddito
aumenteranno

9. Una positiva gerarchia tra Reddito Minimo Adeguato e Salari
Minimi Dignitosi deve essere istituita e mantenuta per preservare
incentivi al lavoro per chi può, mentre deve essere garantito uno
standard di vita dignitosa, libera dalla povertà, che significa un reddito
minimo adeguato a chi non può lavorare

10. Gli Stati membri che hanno un’alta copertura nella contrattazione
collettiva tendono ad avere un basso tasso di lavoratori poveri, basse
disuguaglianze di salario e minimi salariali più alti. Contratti collettivi in tutti i settori e per i lavoratori vulnerabili, devono essere rafforzati con un quadro che includa pienamente differenti categorie di
lavoratori vulnerabili. L’Art. 4 deve essere rafforzato. Le strutture del dialogo sociale e del processo della contrattazione collettiva nei servizi sociali e nei settori economici con basso salario spesso sono deboli, inefficaci e assenti. Il dialogo sociale e gli accordi collettivi con alti livelli di
copertura sono prerequisiti essenziali per garantire salari vitali e per stabilire norme sociali standard.


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